Patrick Stewart

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Patrick Stewart al San Diego Comic-Con International 2019

Sir Patrick Stewart (Mirfield, 13 luglio 1940) è un attore e doppiatore britannico.

Forte di una solida e riconosciuta carriera teatrale lunga oltre sessant'anni, con molte interpretazioni di opere shakespeariane, deve la notorietà presso il grande pubblico per il ruolo di Jean-Luc Picard, capitano delle astronavi USS Enterprise NCC-1701-D e USS Enterprise NCC 1701-E, e successivamente ammiraglio, nel franchise di Star Trek (nelle serie televisive The Next Generation e Picard e nei film Generazioni, Primo contatto, L'insurrezione e La nemesi), e per il ruolo del Professor X nella saga cinematografica degli X-Men e nel Marvel Cinematic Universe.

Nasce il 13 luglio 1940, a Mirfield, nel West Riding of Yorkshire, in Inghilterra.[2] Figlio di Gladys Barrowclough (1901-1979), un'operaia impiegata nel settore tessile, e di Alfred Stewart (1905-1980), un sergente maggiore di reggimento dell'esercito britannico. Ha due fratelli maggiori, Geoffrey (1933) e Trevor (1935).[3] Cresce in una famiglia povera con un padre violento, un'esperienza che influenza le sue convinzioni politiche e ideologiche.[4] Il padre ha prestato il servizio militare nel King's Own Yorkshire Light Infantry e successivamente, durante la seconda guerra mondiale nel reggimento paracadutisti dopo aver lavorato come operaio e postino.[5]

A causa dell'esperienza di guerra, vissuta durante la ritirata di Dunkerque, il padre soffriva di un disturbo da stress post-traumatico e di alcolismo.[6] In un'intervista del 2008, Stewart ha affermato: «Mio padre era un individuo molto potente, che ha ottenuto quello che voleva. Mi è stato riferito che quando lui entrò sulla piazza d'armi, gli uccelli smisero di cantare. Sono passati molti, molti anni prima che mi rendessi conto di come mio padre influisse nel mio lavoro. Mi sono fatto crescere i baffi per Macbeth. Mio padre non li portava, ma quando mi sono guardato allo specchio poco prima di salire sul palco ho visto il suo viso che mi fissava dritto negli occhi.»[7]

Stewart ha frequentato la Crowlees Junior and Infant School[8] e attribuisce la sua carriera di attore a un insegnante di inglese di nome Cecil Dormand che, letteralmente «mi mise una copia di Shakespeare nella mano e mi disse: "Ora alzati in piedi e recita".»[9] Nel 1951, all'età di 11 anni, entrò nella Mirfield Secondary Modern School, dove ha continuato a studiare recitazione.[10][11] A 15 anni lascia la scuola, intensificando la partecipazione nel teatro locale. Successivamente ottiene lavoro come giornalista e scrittore della sezione necrologi al Mirfield & District Reporter, ma dopo un anno, il suo datore di lavoro gli diede un ultimatum: o la recitazione o il giornalismo.[12] Da giovane ha praticato il pugilato.[12] All'età di diciannove anni ha perso i capelli a causa dell'alopecia.[1]

Successivamente riuscì a prendere una borsa di studio per frequentare la Bristol Old Vic Theatre School.[13][14]

Dopo un periodo con il Library Theatre di Manchester, dal 1966 al 1982 è stato membro della Royal Shakespeare Company.[15] In questa compagnia recita accanto a future star come Ben Kingsley[16][17] e Ian Richardson.[18] Nel gennaio del 1967, fa la sua prima apparizione televisiva nella soap opera britannica Coronation Street nel ruolo di un pompiere.[19] L'esordio a Broadway avviene interpretando il personaggio di Snout nel Sogno di una notte di mezza estate di Peter Brook,[20] per poi trasferirsi al Royal National Theatre nei primi anni ottanta.[21]

Nel corso degli anni ricopre diversi ruoli in molte serie televisive, ma senza riuscire a diventare famoso. Ha interpretato Vladimir Lenin ne La caduta delle aquile (1974), Seiano in Io Claudio imperatore (1976), Karla nella miniserie La talpa (1979) in Tutti gli uomini di Smiley (1982) e nel 1980, Claudio in un adattamento della BBC dell'Amleto. Ha anche interpretato il protagonista maschile nella miniserie romantica North & South (1975), adattamento della BBC, ispirato all'omonima opera di Elizabeth Gaskell.[22] Ha avuto anche ruoli minori in diversi film, tra cui Excalibur (1981), dove interpreta Re Leondegrance, Dune (1984) di David Lynch e Space Vampires (1985).

Nel 1987, per potersi permettere di finanziare la messa in scena di Chi ha paura di Virginia Woolf? accetta di lavorare a Hollywood, dopo che il produttore Robert H. Justman lo notò mentre recitava un testo presso l'Università della California, Los Angeles.[23][24] In questo periodo, per potersi iscrivere alla Screen Actors Guild dove esisteva già un Patrick Stewart, si inventa un secondo nome fittizio, "Hewes".[25] Stewart non conosceva Star Trek, né sapeva che fosse un'icona della cultura di massa statunitense. Dopo un consulto con i suoi agenti, che erano certi del fallimento della serie, era riluttante a firmare un contratto standard di sei anni. Era convinto di poter tornare presto alla sua carriera teatrale di Londra, dopo aver guadagnato un po' di soldi.[26]

Il successo internazionale

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Patrick Stewart nel 1990

Quando cominciò Star Trek: The Next Generation, dove interpretava Jean-Luc Picard, capitano della USS Enterprise, il Los Angeles Times lo definì uno "sconosciuto attore britannico shakespeariano".[27]

Sebbene inizialmente avesse avuto dei problemi con alcuni membri del cast, rimase in stretti contatti con alcuni compagni tra cui Marina Sirtis (Deanna Troi) che ha dichiarato: "Almeno il 50% del successo del telefilm lo dobbiamo a lui. Gli altri hanno emulato la sua professionalità e dedizione alla recitazione".[28]

Nel 1995 venne candidato allo Screen Actors Guild Award nella categoria miglior attore in una serie drammatica e l'anno successivo gli viene conferita una stella sulla Hollywood Walk of Fame presente al 7021 di Hollywood Boulevard.[29] Dopo la fine della serie è tornato a interpretare il personaggio di Picard nei film Star Trek - Generazioni (1994), Star Trek - Primo contatto (1996), Star Trek - L'insurrezione (1998), Star Trek - La nemesi (2002), nell'episodio pilota della serie televisiva Star Trek: Deep Space Nine, e nella serie televisiva Star Trek: Picard. Nel 2011 gli domandarono cosa ha cambiato per lui la partecipazione al telefilm: "Tutto", rispose[30]. Dichiarò anche di essere molto orgoglioso del suo lavoro nella serie, per il suo messaggio sociale e per l'impatto educativo sui giovani telespettatori. Interrogato sul significato del suo ruolo rispetto alla sua carriera di interprete shakespeariano, Stewart ha risposto:

«Ritengo che questi anni vissuti come attore nella Royal Shakespeare Company e la recitazione di tutti questi ruoli, di re, imperatori, principi ed eroi tragici, non erano altro che la preparazione per sedersi sulla sedia del capitano dell'Enterprise[31]»

Stewart nel 1999

Stewart ha dichiarato che non avrebbe mai accettato di recitare in Star Trek: The Next Generation se avesse saputo che sarebbe andata in onda per sette anni: "No, no, no e guardando indietro ora mi spavento ancora un po' a pensare che così tanto della mia vita sia stato... quasi totalmente dedicato a Star Trek".[32]

Esendo rimasto identificato da parte del pubblico col personaggio di Picard, ha trovato difficoltà a essere scritturato in altri ruoli a Hollywood.[33] La principale eccezione è la serie di film degli X-Men. Il personaggio di Stewart, il professor Charles Xavier, è molto simile a Picard e allo stesso Stewart, "un calvo ragazzone inglese con una voce profonda".[34] Ha doppiato inoltre il personaggio di alcuni videogiochi tra cui: X-Men: Next Dimension,[35] X-Men Legends,[36] e X-Men Legends II: L'Era di Apocalisse.[37] Nonostante tutto è riuscito a recitare in altri film e ruoli televisivi, tra cui The Lion in Winter - Nel regno del crimine, per il quale ha ricevuto una candidatura al Golden Globe per la sua performance e una candidatura agli Emmy come produttore esecutivo del film.[38][39]

Nel 1998 ha interpretato il capitano Achab nel film televisivo Moby Dick, ricevendo per la sua performance una candidatura agli Emmy Award e una ai Golden Globe.[40][41] Ha anche interpretato il ruolo di Ebenezer Scrooge nel film Canto di Natale (1999), ricevendo uno Screen Actors Guild Award.[42]

Alla fine del 2003, durante l'undicesima e ultima stagione di Frasier, Stewart è apparso come guest star nel ruolo di Alistair Burke, un regista teatrale omosessuale di Seattle, che, dopo una serie di equivoci, scambia il protagonista per un potenziale amante.[43]

Nel 2005 è apparso anche nella serie britannica Extras di Ricky Gervais. Nella serie interpreta una parodia di sé stesso venendo candidato nel 2006 per un Emmy Award, come miglior guest star in una serie comica.[44]

Nel 2011 Stewart appare nel documentario lungometraggio The Captains con William Shatner, che ha anche scritto e diretto il film. Nel film, Shatner intervista attori che hanno ritratto capitani all'interno del franchise di Star Trek. Il film dedica molto tempo alle interviste di Shatner con Stewart nella sua casa dell'Oxfordshire, nonché a una convention di Star Trek di Las Vegas, Nevada; Stewart rivela sia la paura e i fallimenti personali, sia i grandi trionfi ottenuti, a causa del ruolo di capitano della Flotta Stellare.[45]

Nel novembre 2012 Stewart ha ripreso il ruolo del professor Charles Xavier insieme con la sua controparte giovanile interpretata da James McAvoy nel film X-Men - Giorni di un futuro passato, diretto da Bryan Singer, regista del primo e secondo film della serie.[46] Nel 2017 ha ricoperto nuovamente il ruolo nel film Logan: The Wolverine, diretto da James Mangold.[47]

Nell'agosto 2018 ha annunciato che sarebbe tornato a interpretare Jean-Luc Picard in una nuova serie televisiva del franchise Star Trek prodotto dalla CBS intitolata Star Trek: Picard.[48][49]

Nonostante dopo Logan: The Wolverine avesse annunciato l'addio al personaggio,[50] nel 2022 ritorna dopo cinque anni nei panni del Professor X (il leader degli Illuminati della Terra-838) che ha ripreso stavolta nel film del Marvel Cinematic Universe Doctor Strange nel Multiverso della Follia, diretto da Sam Raimi.[51] Con questa partecipazione è entrato nel Guinness dei primati per la carriera più lunga in un prodotto Marvel.[52]

Carriera teatrale

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Patrick Stewart insieme a Ian McKellen e Billy Crudup a Manhattan nel 2013

Dopo qualche anno dall'inizio di Star Trek: The Next Generation, Stewart ha scoperto che gli mancava il teatro.[34] Anche se è rimasto associato con la Royal Shakespeare Company, la lunghe riprese della serie hanno impedito all'attore di partecipare in molti altri lavori. In quel periodo incomincia a scrivere un one-man show e si esibisce sia nelle università della California sia in scuole di recitazione.[53]

Nel 1991 ha recitato a Broadway e ricevuto una candidatura al Drama Desk Award come miglior one-person show. Ha messo in scena spettacoli nel 1992, 1993, 1994, 1996 e ancora una volta, a beneficio dei sopravvissuti e le famiglie delle vittime negli attentati dell'11 settembre 2001.[54] Per le sue interpretazioni, Stewart ha ricevuto il Drama Desk Award per la migliore interpretazione in un one-man show nel 1992 e il Premio Laurence Olivier per il miglior one-man show nel 1994.

Nel 2009 insieme a Ian McKellen ha recitato in Aspettando Godot di Samuel Beckett.[55] I due ripresero i ruoli anche nella stagione 2013-2014.[56][57] Tra il 2013 e il 2014 e poi nel 2016, Stewart e McKellen interpretarono Terra di nessuno di Harold Pinter.[58][59] Prima di queste esperienze era apparso solo una volta al fianco di McKellen sul palco, ma fu solo molti anni dopo che strinsero una stretta amicizia durante le riprese dei film degli X-Men.[60]

Patrick Stewart ai Peabody Award 2012

Conosciuto per la sua voce forte e autorevole, Stewart l'ha prestata per una lunga serie di progetti. Ha narrato registrazioni di Pierino e il lupo,[61] Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi[62] e L'ultima battaglia (conclusione della serie Le cronache di Narnia).[63]

Fu anche voce narrante del DVD interattivo Nine Worlds, un tour astronomico del sistema solare[64] e in documentari naturalistici, come The Secret of Life on Earth[65] e Mountain Gorilla per la BBC.[66] Ha anche prestato la sua voce allo Specchio Magico nello spettacolo dal vivo Snow White - An Enchanting Musical.[67]

Tra i numerosi progetti a cui ha prestato la voce vi sono: Il principe d'Egitto,[68] Jimmy Neutron - Ragazzo prodigio,[69] Chicken Little - Amici per le penne,[70] Pagemaster - L'avventura meravigliosa,[71] Earth - La nostra Terra[72] e nei doppiaggi inglesi dei film anime giapponesi Nausicaä della Valle del vento di Hayao Miyazaki[69] e Steamboy.[73] Ha anche doppiato il maiale Napoleone ne La fattoria degli animali tratto dall'omonimo romanzo di George Orwell[74] e partecipato in qualità di guest star in due episodi de I Simpson (Homer il grande e Il favoloso Barter).[75] Ha registrato come voce narrante il prologo e l'epilogo di Nightmare Before Christmas, ma nonostante sia stato tagliato dal montaggio finale è possibile ascoltare la sua incisione nell'album con la colonna sonora.[76]

Dal 2005 ha un ruolo ricorrente come vice direttore della CIA Avery Bullock, disegnato secondo le sue fattezze, nella sit-com animata American Dad!,[69] oltre a partecipare a otto episodi de I Griffin, quasi sempre nel ruolo di sé stesso o di Jean-Luc Picard.[77] Nel 2006, ha doppiato il padre di Bambi, nel sequel direct-to-video di Bambi, intitolato Bambi 2 - Bambi e il Grande Principe della foresta.[78]

Oltre a dar voce ai suoi personaggi di Star Trek e X-Men in diversi videogiochi, ha lavorato come doppiatore in altri adattamenti videoludici, come Castlevania: Lords of Shadow,[79] Forgotten Realms: Demon Stone,[80] Lands of Lore: The Throne of Chaos[81] e The Elder Scrolls IV: Oblivion per il quale nel 2006 ha vinto uno Spike Video Game Awards per la sua performace nel ruolo dell'imperatore Uriel Septim.[82] Ha anche prestato la sua voce a diverse edizioni della Enciclopedia interattiva Compton.[83]

È anche apparso in una serie di spot pubblicitari per le televisioni britanniche per TSB Bank,[84] Domestos 5x Longer Bleach e Moneysupermarket.com,[85] una pubblicità per il carburante Shell, e una pubblicità statunitense per il farmaco Crestor.[86] Inoltre è la voce narrante negli spot andati in onda nel Regno Unito e in Australia per la versione PAL di Final Fantasy XII.[87]

Altre attività

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Tra il 2004 e il 2015 è stato Cancelliere dell'Università di Huddersfield[88] e nel luglio del 2004 è stato nominato docente di recitazione. In questo ruolo, ha partecipato regolarmente alle cerimonie di laurea nel Regno Unito e Hong Kong e ha insegnato corsi di perfezionamento per studenti di teatro.[89] Nell'universita è stata inoltre istituita una borsa di studio che porta il suo nome. Dal 2016 è cancelliere emerito[88] e nello stesso anno il palazzo che ospita l'università è stato intitolato "Sir Patrick Stewart Building".[90]

Nel 2006, ha realizzato per Amnesty International un breve video contro la violenza domestica, della quale lui stesso è rimasto vittima da bambino. La sua esperienze giovanile lo spinge a diventare testimonial di Refuge, un ente di beneficenza britannico che dà supporto alle donne vittime di violenza. Nell'ottobre 2011 parla della sua esperienza di violenza domestica, intervistando una donna la cui figlia è stata uccisa dal suo ex-marito.[91]

Nel luglio 2012, è stato uno dei tedofori che hanno portato la torcia olimpica per le Olimpiadi di Londra 2012 e ha dichiarato che è stata un'esperienza che non dimenticherà mai, aggiungendo che è stato meglio di qualsiasi première di un film.[92]

Patrick Stewart nel 2017 con la terza moglie Sunny Ozell

Da un primo matrimonio, celebrato nel 1966 con la coreografa Sheila Falconer, sono nati due figli: Daniel e Sophie. La coppia divorzia nel 1990.[93] Nel 1997 si fidanza con Wendy Neuss, una delle produttrici di Star Trek: The Next Generation; i due si sposano il 25 agosto 2000 e divorziano nel 2003.[94] Stewart si è sposato l'8 settembre 2013 con la cantautrice Sunny Ozell dopo quattro anni di fidanzamento; a officiare la cerimonia è stato Ian McKellen.[95]

Dopo aver vissuto a Los Angeles per molti anni, nel 2004 si trasferì in Inghilterra,[96] in parte per tornare a lavorare in teatro.

L'attore è stato nominato Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) nel 2001[97] e nel 2010 è stato investito del titolo di Knight Bachelor.[9]

Patrick Stewart è affetto da artrite reumatoide (malattia di cui aveva sofferto anche la madre) e ha rivelato di usare marijuana per contrastare il dolore.[98]

Posizioni politiche

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Nella sua visione della politica sono radicate la sua fede nella giustizia e nell'uguaglianza.[4] Si considera un socialista ed è un membro del Partito Laburista[99]. Ha dichiarato: "Mio padre era un grande sindacalista e gli aspetti fondamentali del lavoro sono radicati in me".[100] Ha mosso critiche all'intervento britannico nella guerra in Iraq e sulla recente legislazione del governo britannico in materia di libertà civili, in particolare, l'intenzione di estendere la detenzione preventiva e senza accuse per 42 giorni. Nel marzo 2008 ha firmato una lettera aperta di opposizione a tale proposta.[101] Stewart si identifica come un femminista,[102] e ha pubblicamente difeso il diritto al suicidio assistito.[103]

Stewart è presidente della Huddersfield Town Academy, il progetto della squadra di calcio locale per l'identificazione e lo sviluppo di giovani talenti. In un'intervista all'American Theatre, gli è stato chiesto che lavoro avrebbe fatto se non fosse diventato un attore. Egli ha dichiarato: "Di tanto in tanto, ho fantasie di diventare un pianista. Sono stato abbastanza fortunato nel corso degli anni a lavorare a stretto contatto con il grande Emanuel Ax. Gli ho detto che se potessi cambiare lavoro lo farei solo con il suo".

Nel luglio 2011, ha ricevuto una laurea honoris causa in lettere presso l'University of East Anglia.[104]

Durante la campagna per il referendum sull'Uscita del Regno Unito dall'Unione europea ha fatto campagna a favore del remain[105] e nel 2018 ha lanciato la campagna per un nuovo voto popolare sulla Brexit.[106]

Patrick Stewart a Las Vegas nel 2011
Patrick Stewart nel 2013
Patrick Stewart mentre firma autografi dopo aver interpretato l'Amleto nel 2008
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«per i servigi resi alla recitazione e al cinema»
— 2001[97]
Knight Bachelor - nastrino per uniforme ordinaria
«per i servigi resi alle arti sceniche»
— 2010[9]

Riconoscimenti

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Stella di Patrick Stewart sulla Hollywood Walk of Fame

Doppiatori italiani

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Patrick Stewart è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

  1. ^ Nell'edizione VHS è doppiato da Maurizio Trombini
  1. ^ a b (EN) Bold, bald actor voted TV's most bodacious man, su deseret.com, 13 luglio 1992. URL consultato il 3 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2019).
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  3. ^ (EN) Patrick Stewart - Who Do You Think You Are?, su thegenealogist.co.uk, 29 agosto 2012. URL consultato il 3 novembre 2022.
  4. ^ a b (EN) Patrick Stewart - back on stage, su news.bbc.co.uk, 16 dicembre 2005. URL consultato il 3 novembre 2022.
  5. ^ (EN) Family detective - An investigation into our hidden histories. This week: Patrick Stewart, su telegraph.co.uk, 12 gennaio 2007. URL consultato il 12 novembre 2022.
  6. ^ (EN) Patrick Stewart says he tried to protect his mother from violent father: ‘I would put my body between them’, su independent.co.uk, 26 luglio 2020. URL consultato il 13 novembre 2022.
  7. ^ (EN) Twenty Questions, in American Theatre, n. 25, 2008, pp. 96, ISSN 8750-3255 (WC · ACNP).
  8. ^ (EN) Heartfelt hello from an old pal..., su examinerlive.co.uk, 19 dicembre 2003. URL consultato il 12 novembre 2022.
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  10. ^ (EN) Sir Patrick Stewart (Son of Mirfield), su mirfieldmemories.co.uk. URL consultato il 3 novembre 2022.
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