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Stampace: differenze tra le versioni

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'''Stampace''' (''Stampaxi'' in [[lingua sarda|sardo]], dialetto campidanese) è uno dei quattro [[quartieri]] storici della città di '''[[Cagliari]]'''.
'''Stampace''' (''Stampaxi'' in [[Lingua sarda|sardo]]) è uno dei quattro [[quartieri]] storici della città di [[Cagliari]].


Il quartiere, situato nel centro storico cittadino, a Ovest del [[Quartiere Castello|Castello]] di Cagliari, venne fondato dai [[Storia di Pisa|Pisani]] nel [[XIII secolo]] e da essi dotato di un modesto sistema di fortificazione (di cui resta la [[torre dello Sperone]]).
Il quartiere, situato nel centro storico cittadino, a Ovest del [[Quartiere Castello|Castello]] di Cagliari, venne fondato dai [[Storia di Pisa|Pisani]] nel [[XIII secolo]] e da essi dotato di un modesto sistema di fortificazione (di cui resta la [[torre dello Sperone]]). Dalla fondazione Stampace è stato un quartiere abitato prevalentemente da mercanti, artigiani e piccolo borghesi, sino a perdere gradualmente questa caratterizzazione con l'avvicinarsi dell'epoca contemporanea.


Nei suoi confini attuali, Stampace confina ad ovest con il quartiere di [[Sant'Avendrace (Cagliari)|Sant'Avendrace]], a nord con i quartieri di Tuvixeddu e [[La Vega (Cagliari)|La Vega]], a est con i quartieri storici di Castello e [[Marina (Cagliari)|Marina]]; a sud è bagnato dal [[golfo di Cagliari]] con i moli Rinascita e Sabaudo.
Riguardo al nome, il canonico [[Giovanni Spano]] scrive<ref>in Guida alla città e dintorni di Cagliari (1861) pag. 127</ref>: "Non si sa l'origine della voce da cui ha preso il nome questo Quartiere. Vi sono opinioni che sia stato così denominato da un luogo così stesso appellato nella città di Pisa, sia che fosse una via, sia che fosse un quartiere della città." Da un recente studio storico-filologico ci è offerta la seguente interpretazione: "Il nome Stampace ricorda la dominazione pisana del Cagliaritano, essendo infatti quello dell'omonimo luogo delle mura di Pisa corrispondente alla Porta al Mare, luogo in cui è probabile esistesse nell'Alto Medioevo una chiesa dedicata a Santo Paciano, vescovo di Barcellona vissuto nella seconda metà del quarto secolo; dopo la conquista aragonese-catalana del 1325 i catalani usarono chiamare quel posto ''Escampaig ''(R. Muntaner,'' Crònica catalana'', all'anno 1325. Barcellona, 1860), nome evidentemente tratto da un qualcosa tipo'' Ex-campagna'', visto che i precedenti dominatori pisani l'avevano ricavato da una zona agreste allora fuori città." (Guglielmo Peirce, ''Le origini preistoriche dell'onomastica italiana.''S.N.S.P''. ''1998.'' ''Smashwords, 2010).


Grande importanza storica e artistica hanno i numerosi siti archeologici ubicati nell'area di Stampace e Sant'Avendrace, testimonianze della Cagliari dei Punici e dei Romani, oltre alle tracce, poche, della capitale giudicale di [[Santa Igia]], nella zona confinante con lo [[stagno di Santa Gilla]].
Dalla fondazione Stampace è stato un quartiere abitato prevalentemente da mercanti, artigiani e piccolo borghesi, sino a perdere gradualmente questa caratterizzazione con l'avvicinarsi dell'epoca contemporanea. Stampace confina ad ovest con il "borgo", oggi quartiere, di Sant'Avendrace, in passato una delle zone più periferiche e povere della città.
Grande importanza storica e artistica hanno i numerosi siti archeologici ubicati nell'area di Stampace e Sant'Avendrace, testimonianze della Cagliari dei Punici e dei Romani, oltre alle tracce, poche, della capitale [[Storia della Sardegna dei Giudicati|giudicale]] di Santa Igia, nella zona confinante con lo [[stagno di Santa Gilla]].


== Origini del nome ==
==Storia==
Riguardo al nome, il canonico [[Giovanni Spano]] scrive:
Il quartiere era già abitato in età romana, come è testimoniato da molte strutture rinvenute appartenenti a quel periodo: il foro, sotto l'attuale piazza del Carmine; il tempio di Via Malta; le terme, nella zona di viale Trieste; la [[necropoli di Tuvixeddu]], a [[Sant'Avendrace]]; il quartiere borghese (del quale fa parte la "villa di Tigellio"), l'anfiteatro romano.


{{Citazione|Non si sa l'origine della voce da cui ha preso il nome questo Quartiere. Vi sono opinioni che sia stato così denominato da un luogo così stesso appellato nella città di Pisa, sia che fosse una via, sia che fosse un quartiere della città.|Giovanni Spano, ''Guida alla città e dintorni di Cagliari'', 1861, pag. 127}}
[[File:Porta di Stampace 1854.jpg|thumb|Porta di Stampace-1854]]
Fino all'Unità d'Italia Stampace era protetto da un cinta muraria di età pisana.
Successivamente, con l'espansione della città al di fuori delle antiche mura, si decise di abbattere le mura di Stampace, insieme a quelle di Marina e Villanova.
L'unica parte delle mura superstite è la torre di san Michele, a fianco della chiesa omonima.
In piazza Yenne, all'imbocco dell'odierna via Manno, c'era la Porta Stampace sorgeva che fu demolita nel 1856. Nei documenti d'epoca viene chiamata anche Porta Marina e Porta San Giorgio. Accanto alla Porta vi era il bastione di San Francesco, che occupava parte dell'odierno largo Carlo Felice.<br>
Durante i bombardamenti del 1943 a Stampace vennero aperti molti rifugi, come quello nella cripta di [[Chiesa di Santa Restituta|Santa Restituta]], il rifugio di via Don Bosco e l'ospedale san Giorgio in viale Merello, nel cortile della sede della Croce Rossa Italiana, dalla quale era gestito. Il 17 febbraio [[1943]] all'ingresso del rifugio di Santa Restituta morirono quasi 200 persone, tra le quali anche il pittore [[Tarquinio Sini]], mentre cercavano disperatamente di aprire una delle due entrate per mettersi al riparo, poiché non era venuto nessuno ad aprire con le chiavi.<br>
Da quella volta si decise che i rifugi dovevano rimanere sempre aperti.


Da recenti studi storico-filologici si conferma l'interpretazione dello Spano: "Il nome Stampace ricorda la dominazione pisana del Cagliaritano, essendo infatti quello dell'omonimo luogo delle mura di Pisa corrispondente alla Porta al Mare, luogo in cui è probabile esistesse nell'Alto Medioevo una chiesa dedicata a Santo Paciano, vescovo di Barcellona vissuto nella seconda metà del quarto secolo; dopo la conquista aragonese-catalana del 1325 i catalani usarono chiamare quel posto ''Escampaig ''(R. Muntaner,'' Crònica catalana'', all'anno 1325. Barcellona, 1860), nome evidentemente tratto da un qualcosa tipo'' Ex-campagna'', visto che i precedenti dominatori pisani l'avevano ricavato da una zona agreste allora fuori città".<ref>{{Cita libro|autore=Guglielmo Peirce|titolo=Le origini preistoriche dell'onomastica italiana|anno=2010|editore=Smashwords}}</ref>
==Monumenti e luoghi di interesse==
===Siti archeologici===
[[File:Cagliari Roman Amphitheatre 2003.jpg|thumb|L'Anfiteatro Romano]]


== Storia ==
[[File:Cagliari_rathaus.jpg|thumb|Palazzo Civico]]
Il quartiere era già abitato in età romana, come è testimoniato da molte strutture rinvenute appartenenti a quel periodo: il foro, sotto l'attuale piazza del Carmine; il tempio di Via Malta; le terme, nella zona di viale Trieste; la [[necropoli di Tuvixeddu]], a Sant'Avendrace; il quartiere borghese (del quale fa parte la [[villa di Tigellio]]), l'anfiteatro romano.


[[File:Porta di Stampace 1854.jpg|miniatura|Porta di Stampace nel 1854]]
* '''Ipogei''' presso le chiese di [[Chiesa di Santa Restituta (Cagliari)|Santa Restituta]] e di [[Chiesa di Sant'Efisio (Cagliari)|Sant'Efisio]]
Fino all'Unità d'Italia Stampace era protetto da una cinta muraria di età pisana. Successivamente, con l'espansione della città al di fuori delle antiche mura, si decise di abbattere le mura di Stampace, insieme a quelle di Marina e Villanova. L'unica parte delle mura superstite è la torre dello Sperone, a fianco della [[Chiesa di San Michele (Cagliari)|chiesa di San Michele]].


In piazza Yenne, all'imbocco dell'odierna via Manno, c'era la Porta Stampace che fu demolita nel 1856. Nei documenti d'epoca viene chiamata anche Porta Marina e Porta San Giorgio. Accanto alla Porta vi era il bastione di San Francesco, che occupava parte dell'odierno largo Carlo Felice.
* '''Anfiteatro Romano'''
[[File:Cagliari – Quartiere Stampace (xilografia).jpg|thumb|Cagliari – Quartiere Stampace ([[xilografia]] 1891)]]
=== I bombardamenti anglo-americani ===
Durante i bombardamenti del 1943 a Stampace vennero aperti molti rifugi, come quello nella cripta di [[Chiesa di Santa Restituta|Santa Restituta]], il rifugio di via Don Bosco e l'ospedale san Giorgio in viale Merello, nel cortile della sede della Croce Rossa Italiana, dalla quale era gestito. Il 17 febbraio [[1943]] all'ingresso del rifugio di Santa Restituta morirono quasi 200 persone, tra le quali anche il pittore [[Tarquinio Sini]], mentre cercavano disperatamente di aprire una delle due entrate per mettersi al riparo, poiché non era venuto nessuno ad aprire con le chiavi. Da quella volta si decise che i rifugi dovevano rimanere sempre aperti.


== Monumenti e luoghi di interesse ==
* '''Villa di Tigellio'''
=== Siti archeologici ===
[[File:Cagliari Roman Amphitheatre 2003.jpg|miniatura|L'Anfiteatro Romano]]


[[File:Cagliari_rathaus.jpg|miniatura|Palazzo Civico]]
=== Architetture religiose ===


* [[Ipogei]] presso le chiese di [[Chiesa di Santa Restituta (Cagliari)|Santa Restituta]] e di [[Chiesa di Sant'Efisio (Cagliari)|Sant'Efisio]]
* '''[[Chiesa di Sant'Anna (Cagliari)|Chiesa collegiata di Sant'Anna]]''', [[parrocchia]] del quartiere, del [[XVIII secolo]]. È sita in via Azuni.
* [[Anfiteatro romano di Cagliari]]
* [[Villa di Tigellio]]


=== Architetture religiose ===
* '''[[Chiesa di Sant'Efisio (Cagliari)|Chiesa di Sant'Efisio]]''', dedicata al [[sant'Efisio|santo]] più venerato di Cagliari. Si trova in via Sant' Efisio.


* '''[[Chiesa di Santa Restituta (Cagliari)|Chiesa di Santa Restituta]]''' del [[XVII secolo]].
* [[Chiesa di Sant'Anna (Cagliari)|Chiesa collegiata di Sant'Anna]], [[parrocchia]] del quartiere, del [[XVIII secolo]]. È sita in via Azuni.
* [[Chiesa di Sant'Efisio (Cagliari)|Chiesa di Sant'Efisio]], dedicata al [[sant'Efisio|santo]] più venerato di Cagliari. Si trova in via Sant'Efisio.
Vi si accede tramite una piazzetta tra via Santa Restituta e Via Sant'Efisio.
* [[Chiesa di Santa Restituta (Cagliari)|Chiesa di Santa Restituta]] del [[XVII secolo]]. Vi si accede tramite una piazzetta tra via Santa Restituta e Via Sant'Efisio.
* [[Chiesa di San Michele (Cagliari)|Chiesa di San Michele]], in stile [[Architettura barocca|barocco]]. Si trova sulla cima di via Azuni.
* [[Chiesa di San Lorenzo (Cagliari)|Chiesa dei Santi Lorenzo e Pancrazio]] o della Madonna del Buoncammino, del [[XIII secolo]], in stile Romanico con rifacimenti del XVIII secolo. Si trova in viale Buoncammino.
* [[Chiesa di Nostra Signora del Carmine (Cagliari)|Chiesa di Nostra Signora del Carmine]], del XVII secolo, riedificata nel secondo dopoguerra. Si trova in viale Trieste.
* [[Chiesa di San Pietro dei Pescatori (Cagliari)|Chiesa di San Pietro dei Pescatori]], del XIII secolo, in stile Romanico - Gotico. Si trova in viale Trieste.
* [[Chiesa di Santa Chiara (Cagliari)|Chiesa di Santa Chiara]], fondata nel XIII secolo, ricostruita in stile barocco nel XVII secolo. Si trova in cima alle scalette di Santa Chiara.
* [[Chiesa dei Cappuccini (Cagliari)|Convento e chiesa dei frati cappuccini]], importante centro di spiritualità, vi si venerano le spoglie di [[Sant'Ignazio da Laconi]] e del Beato Nicola da [[Gesturi]]. Si trova in Viale Fra Ignazio.
* [[Cripta di Sant'Agostino]], ovvero ciò che resta di una chiesa del XV secolo, costruita su un edificio più antico, distrutta e riedificata nel quartiere Marina alla fine del XVI secolo. Si trova nel Largo Carlo Felice, e vi si accede dal Palazzo Accardo.
* [[Chiesa della Santissima Annunziata (Cagliari)|Chiesa della Santissima Annunziata]], seconda parrocchia di Stampace, del XVII secolo, molto rimaneggiata. Si trova alla fine del Corso Vittorio Emanuele.
* Rovine della chiesa di San Francesco, in stile [[Architettura gotica|gotico]], abbattuta verso la fine del XIX secolo in seguito ai danni causati da un incendio e da un fulmine che aveva colpito il campanile. Il portale è stato conservato nella [[Santuario di Nostra Signora di Bonaria|Chiesa di Nostra Signora di Bonaria]], mentre i resti del [[chiostro]] si conservano in via Mameli. Qui visse fino alla sua morte (avvenuta intorno al [[1510]]) donna Violante Carroz, contessa di Quirra, come atto di pentimento per aver fatto uccidere un suo prete che operava contro i suoi voleri.


=== Architettura civile ===
* '''[[Chiesa di San Michele (Cagliari)|Chiesa di San Michele]]''', in stile [[Architettura barocca|barocco]]. Si trova sulla cima di via Azuni.

* '''[[Chiesa di San Lorenzo (Cagliari)|Chiesa dei Santi Lorenzo e Pancrazio]]''' o della Madonna del Buoncammino, del [[XIII secolo]], in stile Romanico con rifacimenti del XVIII secolo. Si trova in viale Buoncammino.

* '''[[Chiesa di Nostra Signora del Carmine (Cagliari)|Chiesa di Nostra Signora del Carmine]]''', del XVII secolo, riedificata nel secondo dopoguerra. Si trova in viale Trieste.

* '''[[Chiesa di San Pietro dei Pescatori]]''', del XIII secolo, in stile Romanico - Gotico.
Si trova in viale Trieste.

* '''[[Chiesa di Santa Chiara (Cagliari)|Chiesa di Santa Chiara]]''', fondata nel XIII secolo, ricostruita in stile barocco nel XVII secolo. Si trova in cima alle scalette di Santa Chiara.

* '''[[Chiesa dei Cappuccini (Cagliari)|Convento e Chiesa dei Frati Cappuccini]]''', importante centro di spiritualità, vi si venerano le spoglie di [[Sant'Ignazio da Laconi]] e del Beato Nicola da [[Gesturi]]. Si trova in Viale Fra Ignazio.

* '''[[Cripta di Sant'Agostino]]''', ovvero ciò che resta di una chiesa del XV secolo, costruita su un edificio più antico, distrutta e riedificata nel quartiere Marina alla fine del XVI secolo. Si trova nel Largo Carlo Felice, e vi si accede dal Palazzo Accardo.

* '''[[Chiesa della Santissima Annunziata (Cagliari)|Chiesa della Santissima Annunziata]]''', seconda parrocchia di Stampace, del XVII secolo, molto rimaneggiata. Si trova alla fine del Corso Vittorio Emanuele.

* Rovine della '''Chiesa di San Francesco''', in stile [[Architettura gotica|gotico]], abbattuta verso la fine del XIX secolo in seguito ai danni causati da un incendio e dan un fulmine che aveva colpito il campanile. Il portale è stato conservato nella [[Santuario di Nostra Signora di Bonaria|Chiesa di Nostra Signora di Bonaria]], mentre i resti del [[chiostro]] si conservano in via Mameli. Qui visse fino alla sua morte (avvenuta intorno al [[1510]]) donna Violante Carroz, contessa di Quirra, come atto di pentimento per aver fatto uccidere un suo prete che operava contro i suoi voleri.

===Architettura civile===

* '''[[Palazzo Civico (Cagliari)|Palazzo Civico]]''', della fine del XIX secolo e inizi del XX secolo. Realizzato in via Roma, su progetto di [[Annibale Rigotti]], ospita al suo intero varie opere di artisti sardi come [[Filippo Figari]].

* '''[[ospedale di San Giovanni di Dio (Cagliari)|Ospedale Civile San Giovanni di Dio]]''', imponente edificio della metà del [[XIX secolo]], in stile [[Architettura neoclassica|neoclassico]], opera dell'architetto cagliaritano [[Gaetano Cima]]. Dall'ingresso in facciata, decorato da sei imponenti colonne, si accede all'atrio, dove si trovano le statue raffiguranti i benefattori dell'ospedale, al centro dell'edificio. Al primo piano la cappella, dedicata a [[san Giovanni di Dio]], a pianta circolare, coperta da una [[cupola]] emisferica affrescata. Dall'atrio e dalla cappella centrali si sviluppano a raggiera diversi corridoi, con alte [[volta a botte|volte a botte]], che conducono ai reparti. L'edificio, pur essendo un monumento rilevante dal punto di vista architettonico e storico, è ancora utilizzato come ospedale.


* [[Palazzo Civico (Cagliari)|Palazzo Civico]], della fine del XIX secolo e inizi del XX secolo. Realizzato in via Roma, su progetto di [[Annibale Rigotti]], ospita al suo interno varie opere di artisti sardi come [[Filippo Figari]].
* [[ospedale di San Giovanni di Dio (Cagliari)|Ospedale Civile San Giovanni di Dio]], imponente edificio della metà del [[XIX secolo]], in stile [[Architettura neoclassica|neoclassico]], opera dell'architetto cagliaritano [[Gaetano Cima]]. Dall'ingresso in facciata, decorato da sei imponenti colonne, si accede all'atrio, dove si trovano le statue raffiguranti i benefattori dell'ospedale, al centro dell'edificio. Al primo piano la cappella, dedicata a [[san Giovanni di Dio]], a pianta circolare, coperta da una [[cupola]] emisferica affrescata. Dall'atrio e dalla cappella centrali si sviluppano a raggiera diversi corridoi, con alte [[volta a botte|volte a botte]], che conducono ai reparti. L'edificio, pur essendo un monumento rilevante dal punto di vista architettonico e storico, è ancora utilizzato come ospedale.
* Villette o case a due piani di viale Trento, in [[stile liberty]] (in particolare nel tratto con una sola corsia, dove si trova il palazzo Merello).
* Villette o case a due piani di viale Trento, in [[stile liberty]] (in particolare nel tratto con una sola corsia, dove si trova il palazzo Merello).

* Palazzi di via Pola, in stile [[Razionalismo italiano|Razionalista]].
* Palazzi di via Pola, in stile [[Razionalismo italiano|Razionalista]].
Nel quartiere a palazzine centenarie, si alternano palazzi costruiti nel dopoguerra, testimoni dei bombardamenti del [[1943]]. Un esempio è il palazzo multipiani all'angolo tra il Largo Carlo Felice e il Corso.
Nel quartiere a palazzine centenarie, si alternano palazzi costruiti nel dopoguerra, testimoni dei bombardamenti del [[1943]]. Un esempio è il palazzo multipiano all'angolo tra il Largo Carlo Felice e il Corso.


* Palazzo della Regione Sardegna, di [[Ubaldo Badas]], in viale Trento.
* Palazzo della Regione Sardegna, di [[Ubaldo Badas]], in viale Trento.

* Palazzo della Banca di Roma, in piazza Yenne.
* Palazzo della Banca di Roma, in piazza Yenne.


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{{Immagine grande|StampaceCA4.jpg|700px|Panorama di Stampace dal bastione Santa Croce}}


==== Piazze principali ====
==Cultura==
* [[Piazza Yenne]]
===[[Sagra di sant'Efisio]]===
* [[Piazza del Carmine (Cagliari)|Piazza del Carmine]]
Ogni anno, dal 1 al 4 maggio, nel quartiere si svolge parte della sagra dedicata al santo guerriero. Nella mattina del 1ºMaggio si svolge la processione dei fedeli in costume, che precedono il cocchio dove è alloggiato [[Sant'Efisio]], che dopo esser arrivato al luogo del martirio, [[Nora (Italia)|Nora]], ritorna la sera del 4 nella chiesa a lui dedicata nel quartiere.
* [[Piazza Matteotti (Cagliari)|Piazza Matteotti]]
* Piazzale Sorcinelli (meglio conosciuto come "Piazzale Trento"), vi si svolge un mercato domenicale.


=== Viabilità principale ===
===[[Cùcurus cotus day]]===
Per due giorni del mese di luglio si festeggia nel quartiere Stampace “il giorno delle teste calde” (cùcurus cotus), proprio come venivano chiamati in passato gli stampacini per la loro testardaggine.
La festa prende vita intorno alla chiesa di San Michele: teatro, cabaret e musica animano le strade del quartiere. Inoltre, vengono distribuiti gratuitamente (Su cumbidu) carne di pecora, pesce, malloreddus, fregula sarda e altre specialità offerte dagli stessi stampacini.

==Viabilità principale==
Le principali arterie del quartiere sono:
Le principali arterie del quartiere sono:


* Corso [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]], dove si possono trovare ristoranti tipici, librerie, oreficerie, la Stazione dei Carabinieri ed altro;
* Corso [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]], in parte pedonale, dove si possono trovare ristoranti tipici, librerie, oreficerie, la Stazione dei Carabinieri ed altro;
*Viale [[Trieste]], importante e trafficata arteria cittadina che unisce [[Piazza del Carmine (Cagliari)|piazza del Carmine]] al borgo di [[Sant'Avendrace (Cagliari)|Sant'Avendrace]]. Vi sono situati diversi uffici comunali e regionali;
* Viale [[Trento]], dove si trovano diverse villette liberty, il [[Teatro Massimo (Cagliari)|Teatro Massimo]] e il [[Liceo ginnasio statale Siotto Pintor|Liceo Classico "Siotto"]]; ogni domenica vi si tiene un mercato delle pulci;
* Largo [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]], con la [[Monumento a Carlo Felice|statua]] del sovrano, la passeggiata e le banche. Inoltre fino agli [[anni 1950|anni cinquanta]] del Novecento, vi era anche il grande mercato alimentare.


== Evoluzione demografica ==
* Viale [[Trento]], con le sue villette liberty; ogni domenica vi si tiene un mercato delle pulci;
{{Demografia
|dimx=800
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|fonte=<ref name="comune.cagliari.it" />
|a1=2003
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}}


== Cultura ==
* Largo [[Carlo Felice di Savoia|Carlo Felice]], con la [[Monumento a Carlo Felice|statua]] del sovrano, la passeggiata e le banche. Inoltre fino agli [[anni 1950|anni cinquanta]] del Novecento, vi era anche il grande mercato alimentare.
=== [[Festa di sant'Efisio]] ===
Ogni anno, dal 1 al 4 maggio, nel quartiere si svolge parte della sagra dedicata al santo guerriero. Nella mattina del 1º maggio si svolge la processione dei fedeli in costume, che precedono il cocchio dove è alloggiato [[Sant'Efisio]], che dopo esser arrivato al luogo del martirio, [[Nora (Italia)|Nora]], ritorna la sera del 4 nella chiesa a lui dedicata nel quartiere.


=== Cúcurus cótus day ===
==Piazze principali==
Per due giorni del mese di luglio si festeggia nel quartiere Stampace ''Su cúcurus cótus'' ("le teste calde" in italiano), proprio come venivano chiamati in passato gli stampacini per la loro testardaggine.
* '''Piazza Yenne'''
La festa prende vita intorno alla chiesa di San Michele: teatro, cabaret e musica animano le strade del quartiere. Inoltre, vengono distribuiti gratuitamente (''Su cúmbidu'' in [[Lingua sarda|sardo]]) carne di pecora, pesce, malloreddus, fregula sarda e altre specialità offerte dagli stessi stampacini.
* '''Piazza del Carmine'''
* '''Piazza Matteotti'''
* '''Piazzale Sorcinelli''' (meglio conosciuto come "Piazzale Trento), vi si svolge un mercato domenicale.


==Scuole==
=== Scuole ===
A Stampace c'è la scuola più vecchia ancora in funzione di Cagliari, la Sebastiano Satta, in via Angioy.
A Stampace è sita la scuola più vecchia ancora in funzione di Cagliari, la Sebastiano Satta, in via Angioy. Una scuola che non è più in funzione nella circoscrizione nº2 a Sant'Avendrace e la scuola Elementare Edmondo De Amicis. La scuola media Giovanni Spano nella via Falzarego attualmente ospita gli alunni della scuola elementare Edmondo de Amicis inaugurata nei primi anni cinquanta, attualmente in disuso causa carenza di alunni.

Unica Scuola con tre ingressi. L'ingresso principale e nella Via Francesco Crispi il secondo nella piazza del Carmine/via Sassari.
=== [[Mediateca del Mediterraneo]] ===
Una scuola che non è più in funzione nella circoscrizione nº2 a Sant'Avendrace e la scuola Elementare Edmondo De Amicis. La scuola media Giovanni Spano nella via Falzarego attualmente ospita gli alunni della scuola elementare Edmondo de Amicis inaugurata nei primi anni cinquanta. Attualmente in disuso causa carenza di alunni.
La Mediateca sorge in ''via Mameli 164'', in sostituzione dell'ex Mercato Comunale. La struttura ospita la ''Biblioteca Comunale Generale e di Studi Sardi''.


== Note ==
== Note ==
<references />
<references/>


==Bibliografia==
== Bibliografia ==
* Tatiana Kirova, Franco Masala, Michele Pintus. ''Cagliari. Quartieri storici. Stampace''. Cagliari, Silvana Editoriale, 1994. ISBN 88-366-0393-9
* Tatiana Kirova, Franco Masala, Michele Pintus. ''Cagliari. Quartieri storici. Stampace''. Cagliari, Silvana Editoriale, 1994. ISBN 88-366-0393-9
* {{cita libro|cognome=Nonnis|nome=Giuseppe Luigi|titolo=Cagliari. Passeggiate semiserie. Stampace|anno=2010|editore=La Riflessione|isbn=978-88-6211-423-3|cid=Nonnis}}
* {{cita libro|cognome=Nonnis|nome=Giuseppe Luigi|titolo=Cagliari. Passeggiate semiserie. Stampace|anno=2010|editore=La Riflessione|isbn=978-88-6211-423-3|cid=Nonnis}}


==Voci correlate==
== Voci correlate ==
*[[Quartieri di Cagliari]]
* [[Quartieri di Cagliari]]

==Altri progetti==
== Altri progetti ==
{{VoceLibro|Cagliari}}
{{interprogetto}}


{{Quartieri di Cagliari}}
{{Quartieri di Cagliari}}

Versione attuale delle 12:43, 27 feb 2024

Stampace
(SC) Stampaxi
Stampace visto dal bastione di Santa Croce
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Sardegna
Provincia  Cagliari
Città Cagliari
Codice4
Codice postale09123 e 09124
Superficie1,6 km²
Abitanti6 922 ab.[1] (2022)
Densità4 320,85 ab./km²
Nome abitantiStampacini[2]
Mappa dei quartieri di {{{comuneMappa}}}
Mappa dei quartieri di {{{comuneMappa}}}

Stampace (Stampaxi in sardo) è uno dei quattro quartieri storici della città di Cagliari.

Il quartiere, situato nel centro storico cittadino, a Ovest del Castello di Cagliari, venne fondato dai Pisani nel XIII secolo e da essi dotato di un modesto sistema di fortificazione (di cui resta la torre dello Sperone). Dalla fondazione Stampace è stato un quartiere abitato prevalentemente da mercanti, artigiani e piccolo borghesi, sino a perdere gradualmente questa caratterizzazione con l'avvicinarsi dell'epoca contemporanea.

Nei suoi confini attuali, Stampace confina ad ovest con il quartiere di Sant'Avendrace, a nord con i quartieri di Tuvixeddu e La Vega, a est con i quartieri storici di Castello e Marina; a sud è bagnato dal golfo di Cagliari con i moli Rinascita e Sabaudo.

Grande importanza storica e artistica hanno i numerosi siti archeologici ubicati nell'area di Stampace e Sant'Avendrace, testimonianze della Cagliari dei Punici e dei Romani, oltre alle tracce, poche, della capitale giudicale di Santa Igia, nella zona confinante con lo stagno di Santa Gilla.

Origini del nome

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Riguardo al nome, il canonico Giovanni Spano scrive:

«Non si sa l'origine della voce da cui ha preso il nome questo Quartiere. Vi sono opinioni che sia stato così denominato da un luogo così stesso appellato nella città di Pisa, sia che fosse una via, sia che fosse un quartiere della città.»

Da recenti studi storico-filologici si conferma l'interpretazione dello Spano: "Il nome Stampace ricorda la dominazione pisana del Cagliaritano, essendo infatti quello dell'omonimo luogo delle mura di Pisa corrispondente alla Porta al Mare, luogo in cui è probabile esistesse nell'Alto Medioevo una chiesa dedicata a Santo Paciano, vescovo di Barcellona vissuto nella seconda metà del quarto secolo; dopo la conquista aragonese-catalana del 1325 i catalani usarono chiamare quel posto Escampaig (R. Muntaner, Crònica catalana, all'anno 1325. Barcellona, 1860), nome evidentemente tratto da un qualcosa tipo Ex-campagna, visto che i precedenti dominatori pisani l'avevano ricavato da una zona agreste allora fuori città".[3]

Il quartiere era già abitato in età romana, come è testimoniato da molte strutture rinvenute appartenenti a quel periodo: il foro, sotto l'attuale piazza del Carmine; il tempio di Via Malta; le terme, nella zona di viale Trieste; la necropoli di Tuvixeddu, a Sant'Avendrace; il quartiere borghese (del quale fa parte la villa di Tigellio), l'anfiteatro romano.

Porta di Stampace nel 1854

Fino all'Unità d'Italia Stampace era protetto da una cinta muraria di età pisana. Successivamente, con l'espansione della città al di fuori delle antiche mura, si decise di abbattere le mura di Stampace, insieme a quelle di Marina e Villanova. L'unica parte delle mura superstite è la torre dello Sperone, a fianco della chiesa di San Michele.

In piazza Yenne, all'imbocco dell'odierna via Manno, c'era la Porta Stampace che fu demolita nel 1856. Nei documenti d'epoca viene chiamata anche Porta Marina e Porta San Giorgio. Accanto alla Porta vi era il bastione di San Francesco, che occupava parte dell'odierno largo Carlo Felice.

Cagliari – Quartiere Stampace (xilografia 1891)

I bombardamenti anglo-americani

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Durante i bombardamenti del 1943 a Stampace vennero aperti molti rifugi, come quello nella cripta di Santa Restituta, il rifugio di via Don Bosco e l'ospedale san Giorgio in viale Merello, nel cortile della sede della Croce Rossa Italiana, dalla quale era gestito. Il 17 febbraio 1943 all'ingresso del rifugio di Santa Restituta morirono quasi 200 persone, tra le quali anche il pittore Tarquinio Sini, mentre cercavano disperatamente di aprire una delle due entrate per mettersi al riparo, poiché non era venuto nessuno ad aprire con le chiavi. Da quella volta si decise che i rifugi dovevano rimanere sempre aperti.

Monumenti e luoghi di interesse

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Siti archeologici

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L'Anfiteatro Romano
Palazzo Civico

Architetture religiose

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Architettura civile

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  • Palazzo Civico, della fine del XIX secolo e inizi del XX secolo. Realizzato in via Roma, su progetto di Annibale Rigotti, ospita al suo interno varie opere di artisti sardi come Filippo Figari.
  • Ospedale Civile San Giovanni di Dio, imponente edificio della metà del XIX secolo, in stile neoclassico, opera dell'architetto cagliaritano Gaetano Cima. Dall'ingresso in facciata, decorato da sei imponenti colonne, si accede all'atrio, dove si trovano le statue raffiguranti i benefattori dell'ospedale, al centro dell'edificio. Al primo piano la cappella, dedicata a san Giovanni di Dio, a pianta circolare, coperta da una cupola emisferica affrescata. Dall'atrio e dalla cappella centrali si sviluppano a raggiera diversi corridoi, con alte volte a botte, che conducono ai reparti. L'edificio, pur essendo un monumento rilevante dal punto di vista architettonico e storico, è ancora utilizzato come ospedale.
  • Villette o case a due piani di viale Trento, in stile liberty (in particolare nel tratto con una sola corsia, dove si trova il palazzo Merello).
  • Palazzi di via Pola, in stile Razionalista.

Nel quartiere a palazzine centenarie, si alternano palazzi costruiti nel dopoguerra, testimoni dei bombardamenti del 1943. Un esempio è il palazzo multipiano all'angolo tra il Largo Carlo Felice e il Corso.

  • Palazzo della Regione Sardegna, di Ubaldo Badas, in viale Trento.
  • Palazzo della Banca di Roma, in piazza Yenne.
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Panorama di Stampace dal bastione Santa Croce

Piazze principali

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Viabilità principale

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Le principali arterie del quartiere sono:

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[4]

Ogni anno, dal 1 al 4 maggio, nel quartiere si svolge parte della sagra dedicata al santo guerriero. Nella mattina del 1º maggio si svolge la processione dei fedeli in costume, che precedono il cocchio dove è alloggiato Sant'Efisio, che dopo esser arrivato al luogo del martirio, Nora, ritorna la sera del 4 nella chiesa a lui dedicata nel quartiere.

Cúcurus cótus day

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Per due giorni del mese di luglio si festeggia nel quartiere Stampace Su cúcurus cótus ("le teste calde" in italiano), proprio come venivano chiamati in passato gli stampacini per la loro testardaggine. La festa prende vita intorno alla chiesa di San Michele: teatro, cabaret e musica animano le strade del quartiere. Inoltre, vengono distribuiti gratuitamente (Su cúmbidu in sardo) carne di pecora, pesce, malloreddus, fregula sarda e altre specialità offerte dagli stessi stampacini.

A Stampace è sita la scuola più vecchia ancora in funzione di Cagliari, la Sebastiano Satta, in via Angioy. Una scuola che non è più in funzione nella circoscrizione nº2 a Sant'Avendrace e la scuola Elementare Edmondo De Amicis. La scuola media Giovanni Spano nella via Falzarego attualmente ospita gli alunni della scuola elementare Edmondo de Amicis inaugurata nei primi anni cinquanta, attualmente in disuso causa carenza di alunni.

La Mediateca sorge in via Mameli 164, in sostituzione dell'ex Mercato Comunale. La struttura ospita la Biblioteca Comunale Generale e di Studi Sardi.

  1. ^ a b Atlante demografico di Cagliari 2022 (PDF), su Comune di Cagliari, 28 giugno 2023, p. 27. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  2. ^ Cagliari, quartiere di Stampace: perché i suoi abitanti si chiamano Cucurus cotus, in L'Unione Sarda, 17 dicembre 2022. URL consultato il 24 ottobre 2023.
  3. ^ Guglielmo Peirce, Le origini preistoriche dell'onomastica italiana, Smashwords, 2010.
  4. ^ [1]
  • Tatiana Kirova, Franco Masala, Michele Pintus. Cagliari. Quartieri storici. Stampace. Cagliari, Silvana Editoriale, 1994. ISBN 88-366-0393-9
  • Giuseppe Luigi Nonnis, Cagliari. Passeggiate semiserie. Stampace, La Riflessione, 2010, ISBN 978-88-6211-423-3.

Voci correlate

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Altri progetti

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