UNA FANTASIA RICORRENTE

UNA FANTASIA RICORRENTE

Durante questi ultimi giorni mi sono dilettata parecchio con dei sollazzevoli ditalini poiché ho sceneggiato mentalmente un lungo incontro con una affascinante donna che chiamerò Aura. Immaginai di essere la sua donna di servizio e per tal motivo sistemavo il letto della sua camera da letto intanto che lei mi osservava in silenzio.
“Aura, ho già adempito al mio compito ma adesso mi ritiro poiché tuo marito rincaserà a breve e non voglio esservi di alcun intralcio giacché so bene che bramate dalla voglia di concedervi un focoso amplesso.”
Contemplai per qualche istante la sua splendida figura con gli occhi luccicanti di piacere ma la mia timidezza mi indusse a guardare altrove poiché ero alquanto malinconica.
“Edda, che ti succede ? Ti senti male o hai qualche turbamento ?”
Poiché non seppi rispondere, Aura mi si avvicinò e mi accarezzò teneramente. La nostra prossimità fece sì che mi inebriassi col suo accattivante profumo; colpita dal suo magnetico sguardo a cui non riuscii a sfuggire, osai dirle che la trovavo molto attraente e che la trasparente vestaglia che indossava in virtù del suo imminente amplesso col marito, la rendeva ancor più seducente. A quelle parole Isa accostò lentamente le labbra alla mia guancia e mi baciò con ingenua benevolenza. Avvertendo un mio improvviso e spontaneo rossore, mi accarezzò nuovamente mi guardò negli occhi con molta amorevolezza.
“Mia cara Edda, sei molto dolce e ti ringrazio per avere un tale concetto di me ma sappi che io non mi trovo affatto affascinante.”
A quel punto, prendendo un ulteriore coraggio da non so dove, osai pronunciarmi ancor di più.
“Aura, non sai quanto invidio sia la tua bellezza che il tuo dolce marito poiché mi rattrista molto constatare che mio marito, oltre ad essere molto diverso dal tuo, è anche eccessivamente egoista e per ciò che riguarda la sfera sessuale, non mi soddisfa affatto.”
“Mi par di capire che sei sessualmente insoddisfatta e che avresti bisogno di avere al tuo fianco un uomo molto più comprensivo che ti coccoli proprio come tu ambisci.”
“In effetti è proprio così, ma data la tenerezza con cui mi hai appena accarezzata e baciata, mi piacerebbe sperimentare anche un amplesso con una donna come te.”
“Edda, hai pienamente ragione; noi donne, oltre ad essere molto più dolci e tenere degli uomini, sappiamo bene quali sono le nostre zone erogene più sensibili. Mi par di capire che ….”
A quel punto la interruppi poiché non riuscii a trattenere la travolgente voglia che avevo di lei e avvicinando le mie labbra alle sue, la baciai appassionatamente lasciando che la mia lingua assaporasse morbosamente la sua. Dato che Aura rispose al mio lussurioso bacio con tutto il suo ardore di femmina, la trascinai lentamente sul letto e dopo essermi spogliata velocemente mi adagiai sopra di lei e mi diedi ad accarezzarla e baciarla dappertutto togliendole delicatamente la vestaglia e la fine biancheria intima che indossava poiché risultavano essere un fastidioso intralcio per il nostro voluttuoso e imminente rapporto saffico. Trovandola pulitissima le leccai e baciai morbosamente il collo, le braccia, le ascelle, le tette per poi scendere sempre più in basso fino all'interno delle sue splendide cosce e infine dedicarmi alla sua dolce fica. Mentre sfogavo con indescrivibile veemenza il mio istinto sessuale che fino ad allora avevo represso nei confronti di Aura, avvertii delle mani accarezzarmi dolcemente la schiena e un cazzo dimenarsi insistentemente sui miei glutei; intuii che non poteva essere che suo marito e infatti qualche istante dopo lui mi suggerì di non staccarmi da Aura, di lasciarmi andare e di non respingerlo poiché ambiva sodomizzarmi ormai da parecchio tempo e non voleva assolutamente perdere quell'inaspettata e piacevolissima occasione. Quando Aura si accorse che ero una lesbica talmente porca che l'aveva portata in visibilio leccandole addirittura le ascelle, si propose di contraccambiare le mie lussuriose effusioni in egual modo e a quel punto suggerì al marito di non fermarsi poiché nonostante fossi lesbica, ebbe il sospetto che ero anche bisognosa di essere sfondata a dovere da un consistente cazzo. Il suo sospetto non era affatto infondato poiché ad essere sincera, ignoro del tutto come intuì il fortissimo desiderio che avevo di essere posseduta dallo stesso cazzo che aveva scopato la sua fica innumerevoli volte. Mi sentii alquanto colpevole per averla spinta ai piaceri saffici poiché in seguito Aura mantenne la sua parola volgendosi verso di me per leccarmi dappertutto, incluso piedi ed ascelle proprio come io avevo fatto con lei; quel suo veemente approccio nei miei confronti fu tale da lasciare increduli e sbalorditi tanto me che suo marito. Puntualizzo che il piacere di leccare le ascelle ad una donna me lo aveva trasmesso mia cugina Delia durante la mia breve vacanza che avevo trascorso con lei a Dusseldorf e sia io che suo marito ci accorgemmo con stupore che Aura aveva gradito anche quella pratica. Notammo facilmente che durante quella stessa sera Aura si era convertita in una lesbica e che nel suo profondo intimo non era altro che un'autentica donna da letto e tanto porcellina come me e suo marito e ce lo confermò quando durante quell'amplesso triangolare ebbe anche l'idea di realizzare un morboso trenino legandosi a tal fine un fallo di gomma ai fianchi col quale inculò prepotentemente l marito mentre lui inculava me. Dopo aver raggiunto parecchi orgasmi ci distendemmo sul letto con le gambe divaricate in modo che le nostre fiche strisciassero morbosamente l'una contro l'altra ed entrambe raggiungemmo un ultimo e soddisfacente orgasmo proprio mentre il cazzo di suo marito mi inondava la bocca con alcuni abbondanti getti di calda sborra dopo essersi dilettato parecchio scopandomi oltre al culo anche la fica. Di seguito cambiai posizione e sdraiandomi affianco ad Aura ci abbracciammo e baciammo appassionatamente mentre le nostre tette si premevano morbosamente a vicenda.